fonti: wikipedia.org - comune.gorizia.it

IL CASTELLO
SIMBOLO DELLA CITTA'


STORIA del CASTELLO

Il primo cenno storico su Gorizia risale al 1001 ed è un documento in cui l'imperatore germanico Ottone III faceva dono al Patriarca di Aquileia di metà del villaggio chiamato Gorizia. La posizione strategica di quella villa crebbe rapidamente di importanza e ne favorì lo sviluppo consigliando la rapida fortificazione del colle da cui si domina la piana dell'Isonzo, colle sul quale sorge il maestoso Castello, monumento simbolo detta città.
Ricco di fascino, il Castello in pianta pentagonale, sorge tra le mura dell'antico borgo, quello che le fonti medievali citano come "terra superiore", in cui si svolgevano le funzioni amministrative e giudiziarie della Contea.
Esso è una fortificazione risalente all'XI secolo costruita sul colle che domina la città da cui prende il nome.
La sua costruzione è databile intorno al 1146, anno nel quale per la prima volta compare il titolo di Conte di Gorizia, assieme a Enrico IV di Spanheim, che presuppone la presenza di una fortificazione in loco.

È probabile che inizialmente una serie di strutture difensive come un terrapieno, un fossato, una palizzata avessero preceduto la costruzione di un torrione o mastio di pietra, il quale fu ampliato ulteriormente durante il XIII secolo con l'aggiunta di un palazzo signorile e un edificio di due piani. In questo stesso periodo era sicuramente presente un borgo al di fuori della palizzata provvisto a sua volta di una barriera difensiva e composto da case costruite obbligatoriamente in muratura, imposizione data ai residenti che si aggiungeva a quella di difendere il castello in caso di attacco.

La prima raffigurazione del castello è risalente al 1307 impressa sul sigillo concesso alla città da Alberto II, sebbene la figura sia molto stilizzata si riesce a distinguere chiaramente il mastio. È probabile che intorno al 1350 il castello avesse sembianze simili a quello di Bruck presso Lienz, il quale un tempo  era centro politico e residenza dei Conti di Gorizia.


Leonardo, Conte di GoriziaAlla morte di Leonardo, l'ultimo conte di Gorizia, avvenuta nel 1500 il feudo e il castello di Gorizia divennero proprietà di Massimiliano I d'Asburgo imperatore del Sacro Romano Impero; il quale, pur rinforzandone le difese, nel 1508 perse la fortificazione e il territorio che caddero nelle mani della Repubblica di Venezia la quale rivendicava la successione della contea.

Sotto la Serenissima il castello ebbe un'ulteriore opera di fortificazione per renderlo più adatto alla guerra rinascimentale che comprendeva l'utilizzo delle armi da fuoco, tra le varie modifiche apportate venne anche abbattuto il mastio dell'XI secolo, tuttavia Venezia riuscì ad occupare il territorio per soli tredici mesi fino al giugno del 1509.

Nel secolo successivo il castello venne utilizzato come carcere e come caserma e perdette il suo aspetto medievale, nel XVIII secolo venne ulteriormente ampliato con bastioni, polveriere e muraglioni, la costruzione di alcune di queste opere furono supervisionate dal matematico e astronomo Edmond Halley.

Il castello fu danneggiato durante i bombardamenti della prima guerra mondiale e ricostruito negli anni che vanno dal 1934 e il 1937 dall'architetto Ferdinando Forlati con l'aiuto del genio militare e della soprintendenza delle Belle Arti di Trieste. Si decise di ritornare ad un aspetto medievale del castello e di abbandonare l'intonacatura bianca che la costruzione aveva acquisito durante il rinascimento.

Ingresso al Castello con il simbolo della SerenissimaIl castello adesso ospita il Museo del Medioevo Goriziano, gli interni sono arredati con mobili e suppellettili originali, e fanno mostra riproduzioni di armi bianche e macchine d'assedio. Nel cortile centrale è ancora possibile vedere i resti del vecchio torrione dell'XI secolo. Sopra l'entrata c'è una statua raffigurante il leone di san Marco, simbolo della Serenissima, pur risalente al XVI secolo non è mai stato utilizzato, a causa della breve dominazione veneziana, fino al 1919, anno in cui è stato collocato nella sua sede attuale. Sulla collina intorno al castello si estende un parco pubblico.

 

bibliografia:Lucia Pillon, Robero Kusterle, Gorizia Millenaria, Pordenone, Libreria Editrice Goriziana, 2005, ISBN 88-86928-96-3
Maria Rosaria De Vitis Piemonti, Luciano Spangher, Conosciamo Gorizia, Gorizia, Pro Loco di Gorizia, 1987

IL CASTELLO patrimonio ARTISTICO

 
Il cuore del Castello è la bella Corte dei Lanzi, nella quale rimangono ancora evidenti le fondamenta dell'alta torre centrale che fu demolita nel corso del Cinquecento perché troppo vulnerabile alle artiglierie. Da qui sono visibili il duecentesco Palazzetto dei Conti e il Palazzo degli Stati Provinciali risalente al XV secolo mentre del XVI-XVII secolo è il cosiddetto Palazzetto Veneto che raccorda i due corpi principali.

castello di Gorizia, corte dei Lanzi

I Lanzi, ovvero le guardie armate, prestavano servizio proprio nel punto in cui il cortile si restringe, a settentrione accanto alla Porta di Salcano.



castello di Gorizia, sala da pranzo
Il Castello di Gorizia si presenta quale affascinante dimora di principi:

al piano terra trovano posto la piccola sala da pranzo e la cucina arredate con tavoli e credenze d'epoca completi di stoviglie tardomedievali; caratteristico il focolare con i tipici elementi in ferro battuto. Sempre al piano terra il suggestivo ambiente delle Carceri.

Al piano nobile si trovano la Sala del Conte, oggi adibita a convegni ed incontri e il Salone degli Stati Provinciali, certamente il più suggestivo ambiente del Castello. Questa grande sala, sulla quale si affaccia un grazioso ballatoio in legno e che conserva ancora tracce di preziosi affreschi e uno spettacolare soffitto a cassettoni, ospita importanti mostre temporanee.

Al secondo piano del Palazzetto dei Conti, oltre alla raccolta cappella palatina dedicata a San Bartolomeo nella quale sono conservate importanti tele di scuola veneta e tracce di affreschi cinquecenteschi, si trova il cosiddetto Granaio, interessante sala didattica di questo Museo del medioevo goriziano completa di modernissime stazioni multimediali interattive. E' percorrendo il Cammino di Ronda che si può ammirare un panorama unico per la sua bellezza.